05 dicembre 2006

Lexotango

Avrei voluto pubblicare una foto.
Avrei voluto inserire anche un file audio.
Magari un video su you-tube.
Ma non c’è nulla di tutto ciò: macchine fotografiche con la batteria scarica, DAT che misteriosamente non registrano e l’unico video reperibile forse è meglio non mostrarlo.
Ma come disse il Maestro del mio Maestro, ovvero Tiziano C.:”i ricordi li ho dentro, interiorizzati”.
Dal momento in cui sono arrivato, accolto da un mignon di Sambuca Molinari, per poi montare una specie di palco fatto di tavoli, quindi il banchetto del merchandising ufficiale, le abat-jour per creare l’ambient. Lentamente il tutto prende forma, la gente comincia ad arrivare. Nuovi amici, vecchi amici, volti che non vedevo da tempo. Quando il gruppo attacca siamo già nel passato. Credo che anche loro, forse più del pubblico, sentano una forza strana che trascina tutti in un luogo che potrebbe essere la “Piana” qualche anno fa.
Quando tocca a me cerco di concentrarmi guardando dritto, non vedo quasi nulla se non la testa saltellante della Roby che spunta di tanto in tanto oltre la campana della tromba.
“Il tempo passa lento se in tasca hai un’erezione” cantano i Lexo, mentre il tempo è passato veloce dal loro scioglimento ad oggi. E ancora più veloce è passato durante la loro esibizione.
Arrivederci Lexo, ci saranno altri buoni motivi per rimettere insieme la banda.